Floressence è l’incontro tra la storia di Firenze e quella della più antica arte della profumeria. È un Tuscan dry gin dalle note aromatiche inconfondibili. Nel suo nome, l’essenza del rinascimento fiorentino. Nel suo sapore, la mia essenza. E ginepro, ovviamente.
Firenze mi ha dato i natali, non poteva essere altrimenti. La stessa città della famiglia Medici, la culla del Rinascimento, la città del fermento intellettuale e artistico. Sono figlia della mia città e sono una regina, in tutti i sensi.
La mia musa, la mia madrina, la donna che ispira il mio vivere. La chiamavano Regina Bianca, per la sua raffinatezza. La chiamavano la Regina Nera, perché la intrigavano l’alchimia e l’astrologia. Dovrebbero chiamare così anche me allora. Sono un’eccentrica, una creativa e amo le cose raffinate. Preferibilmente se fatte come dico io. Che posso dirvi? Chiamatemi come volete.
Un dry gin d’eccezione. Ne bevo un bicchiere dopo ogni pasto – ognuno ha il suo peccato e io ho il mio gin – e ne metto due gocce sul collo la sera, prima di andare a dormire. È intenso, deciso, indimenticabile. È nato ispirandosi alla formulazione del profumo di Caterina, unico e inebriante. Un equilibrio di botaniche e aromi, un’esperienza sensoriale sorprendente.
Caterina usava il suo pomander come diffusore personale di profumo. Io faccio lo stesso. Cosa ci metto al suo interno? Un segreto. È il mio portafortuna, la mia bussola, la sintesi di tutta la mia storia di regina. È la corona del mio gin, per questo ho chiesto di posizionarlo sul tappo di Floressence. Porta fortuna? Sì, vi consiglio di conservarlo.