Da un’antica ricetta del Premiato Laboratorio Farmaceutico del Cav. Umberto Rosati di
Ascoli Piceno, nasceva nella seconda metà dell’ottocento, l’Anisetta Rosati.
E’ un liquore “elixir” nato come digestivo di cui sovente parlavano i giornali dell’epoca con
“manifeste ed ampie approvazioni da notabilità mediche e scientifiche” come il Prof.
Comm. Gaetano Mazzoni (Chirurgo consulente onorario di S.S. Papa Leone XIII) che
scrisse: “L’Anisetta Rosati… rinfrescante e digestiva… è stata molto gradita e posso
assicurare che va ritenuta fra le migliori preparazioni del genere”.
La sua peculiarità è dovuta ad una diligente distillazione discontinua a bagnomaria ed a
lenta evaporazione, di un’attenta selezione dei semi di Anice Verde di Castignano
(Pimpinella Anisum L.), presidio Slow Food riconosciuti universalmente come i migliori
e più profumati.
I nostri semi di anice vengono coltivati nelle dolci colline del Piceno sospese tra mare e
montagna, in soleggiati e ben drenati terreni fertili esposti a sud e rinfrescati dalla brezza
dei Monti Sibillini, raccolti a mano da abili agricoltori nelle notti del plenilunio estivo.
Le dosi proporzionate con l’aggiunta di altre spezie mediterranee provenienti da
coltivazioni biologiche fanno dell’Anisetta Rosati un liquore a basso contenuto zuccherino
molto gradito al palato, premiata tra l’altro con Medaglia d’Oro alla Terza Esposizione
Campionaria Mondiale di Roma del 1900 “aggiudicata dalla Giuria ad unanimità di voti”.